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sabato 20 agosto 2016

Dalla conoscenza delle tagesmutter all'animazione sociale per l'infanzia passando per laboratori creativi, banz e filastrocche.

Fino ad alcuni mesi fa non sapevo né l'esistenza né tanto meno che cosa fosse una tagesmutter, poi un giorno decisi di seguire un corso formativo per animatore sociale per l'infanzia ma anche qui mi si poneva una domanda: che sarà ( e chi sarà) mai ? Devo dire nulla di nuovo rispetto a quello che già facevo, e sapevo, con i bambini nelle feste e nei babysitting (laboratori, giochi educativi, sessioni di disegno e di colorazione) ma, per la prima volta, "questo nulla in più" era ben organizzato. Sono sempre dell'idea che ogni esperienza può insegnare molto a patto che ci si metta in gioco e che si sia pronti ad imparare. Così perlomeno è stato per me. Oltre a conoscere nuove persone e ad arricchirmi con le loro esperienze e storie ho scoperto queste nuove figure dedite all'infanzia, cioè delle madri-tagesmutter- ( questa non condizione essenziale) che si mettono a disposizione delle famiglie aprendo le porte di casa ad altri bambini con il vantaggio che non essendo degli asili nel classico modo, offrono al bambino atmosfere tipicamente familiare. Durante le ore di corso ho fatto quello che mi piace fare e ciò che mi riesce meglio, vale a dire, pasticciare! E qui inseriamo il post di oggi dedicato alle paste modellanti rigorosamente DIY con particolare sguardo a quelle che possiamo utilizzare con i più piccoli, una plastilina del tutto atossica e davvero molto economica rispetto a una qualsiasi che si può trovare in commercio. Addentrandosi in questo mondo si scopre con quanta facilità e poca spesa si possa assicurare del divertimento sicuro ai nostri bambini. I risultati che si ottengono dipendono molto dai materiali utilizzati e da come noi vogliamo utilizzarli. Se non abbiamo particolari restrizioni dovute all'età dei bambini (dico questo perché i più piccoli tendono a mettere in bocca tutto) la migliore pasta modellante artigianale resta a mio parere la pasta di mais ( se volete trovate la mia ricetta qui ). Questa oltre ad asciugare all'aria, è economica e la resa è simile alla porcellana specie se la si smaltata. Ma di paste ne esistono a iosa come ad esempio quella di borotalco, di sale, di bicarbonato e per giunta quelle fatte con il balsamo, sì esattamente quello per i capelli. Ognuna di questa ha un consistenza e una resa diversa, quella di sale è molto più grezza al tatto e resta porosa una volta asciugata mentre quella di borotalco assomiglia al das.
Per quello che riguarda le plastiline o pongo o didò come la vogliamo chiamare, durante il corso ho appreso delle ricette davvero ottime. Abbiamo messo le mani in pasta in due composti, il primo prevede la cottura e il risultato è una pasta liscia, morbida simile in tutto e per tutto alle caratteristiche di quella in commercio, mentre la seconda prevede una preparazione a freddo. Naturalmente se scegliessimo il primo procedimento dovremmo darla ai bambini già preparata, invece con quella fredda potremmo coinvolgerli anche nella fase di preparazione. Stamani invece, visto che sono sempre in cerca di nuove ricette e sperimentazioni  che rendano il mio pasticciare un azione con la P maiuscola, ho sperimentato una nuova ricetta, la terza per l'esattezza, sempre a freddo ma, l'esperimento è riuscito a metà e questo, lo vedremo a seguire. Quindi diamo un'occhiata a queste ricette apprese e che condivido con quanti leggeranno questo post, ricordando che ai nostri figli bisogna regalare più tempo possibile e che sia di ottima qualità piuttosto che vani oggetti.

Per la Didò con cottura
2 tazze di farina 00
1 tazza di sale fino
2 tazze di acqua
 1 ustina di cremore di tartaro
1 cuchiaio di olio di oliva
coloranti e aromi alimentari

Mettere tutto in un tegame e amalgamare bene, porre sul fuoco fino a quando il composto non si stacca dal bordo. Lasciare raffreddare per circa 15 minuti coperto da uno strofinaccio.


Didò a freddo
2 tazze di farina 00
1 tazza di sale
1 bustina di cremore
1 cucchiaio di olio
Acqua q.b
coloranti e aromi alimentari

Mettere tutto in una scodella e amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Veniamo ora al mio esperimento

1 tazza di farina di riso- io avevo quella della plasmon-
1 tazza di farina 00
120 ml di acqua
42 ml di olio*
colorante e aromi alimentari

Amalgamare prima le farine e ottenere una miscela aggiungere l'acqua e l'olio. Purtroppo la pasta è risultata essere molto *oleosa per cui la prossima volta proverò a dimezzare le quantità di olio di oliva così da evitare di sporcare tutta la cucina!


Spero vi divertiate, perché oggi io e i bambini abbiamo impastato e pasticciato per due ore!
Enjoy it!
Un bacio
Sakura












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